giovedì 31 gennaio 2008

La figlia del mio capo



Titolo originale: My boss's daughter
Nazione: Usa
Anno: 2003
Genere: Commedia
Durata: 85'
Regia: David Zucker
Cast: Ashton Kutcher, Tara Reid, Terence Stamp, Molly Shannon, Andy Richter, Michael Madsen, Carmen Electra
Produzione: John L. Jacobs, Gil Netter
Distribuzione:
Buena Vista
Data di uscita:
06 Febbraio 2003


Tom (Ashton Kutcher) viene incastrato dalla bella ragazza del suo capo e costretto a fare da guardia al gufo domestico del suo superiore. Purtroppo, e chiaramente, le cose non potrebbero andare bene per il povero ragazzo, che viene ben presto circondato da strani figuri che ne combinano di tutte fino quasi a distruggere la casa.
Al limite tra commedia e film demenziale, il film risulta alla fine proprio demente. Perchè le cose sono viste e riviste e molte scene, invece, che divertenti appaiono addirittura grottesche e schifose (tipo quando un mafioso si mette ad urinare in giro per tutto il salotto).
Verso la fine della prima ora di visione si ha quasi l'impeto di spegnere il lettore dvd, ma solo la speranza (inappagata) mi ha allontanato dalla mente simile pensiero.
Se cercate qualcosa per svagarvi o ridere un po', lasciate pure perdere questo film. Piuttosto rispolverate il vecchio American Pie.


Voto: 4,5

mercoledì 30 gennaio 2008

Il mio miglior nemico



Titolo originale: Il mio miglior nemico
Nazione: Italia
Anno: 2005
Genere: Commedia

Durata: 115'
Regia:
Carlo Verdone
Sito ufficiale: www.ilmiomigliornemico.it
Cast: Carlo Verdone, Silvio Muccino, Ana Caterina Morariu, Agnese Nano, Paolo Triestino, Corinne Jiga, Sara Bertelà, Leonardo Petrillo
Produzione: Aurelio De Laurentiis
Distribuzione: Filmauro
Data di uscita: 10 Marzo 2006


Achille De Bellis (Carlo Verdone) è il top manager di una catena di alberghi di proprietà della moglie e del cognato. Orfeo (Silvio Muccino) è figlio di Annarita, dipendente di uno degli alberghi di De Bellis, che viene licenziata per furto non provato. Da questa ingiustizia, Orfeo prende di mira Achille per rovinargli la vita, purtroppo nel mentre si innamora di una ragazza...
Una commedia all'italiana come non ne vedevo da un po' di tempo. Gli spunti per ridere sono molteplici e non mancano pure gli spunti di riflessione, i momenti un po' sentimentali ed introspettivi, specialmente per la parte che riguarda Orfeo.
Il connubio generazionale è già di per sè una buona base per la comicità, ma i due attori ci mettono del loro per migliorare il tutto.
COncludendo: pregevolissima commedia, non indimenticabile, ma da guardare senza remore.


Voto: 7



giovedì 24 gennaio 2008

E' morto Heat Ledger

Il 22 gennaio 2008 è stato trovato morto Heat Ledger nel suo appartamento di Soho, New York. Aveva appena 28 anni,Australiano, classe '79. All'età di 16 anni, terminati gli studi, costrinse l'amico Trev a guidare per oltre 4000 km per raggiungere la magica Sidney. Da quel giorno Heat ne ha fatta di strada. Il primo film di un certo successo lo mette in scena nei panni di Patrick Verona nel film "Dieci cose che odio di te" (1999), commedia romantica per giovani (che sinceramente ha contaminato la mia adolescenza).Nel 2000 partecipa a "Il Patriota" con Mel Gibson; per poi partecipare ad un altro film che lo vede come protagonista: "Il destino di un cavaliere", particolare opera dall'ambientazione medievali con contaminazioni moderne. Ma i suoi film di successo sono innumerevoli altri, che elenchiamo brevemente: "Casanova", "I fratelli Grimm", "Le quattro piume". Fino a sfiorare l'oscar come miglior attore nel 2005 con "I segreti di Brokeback Mountain". Purtroppo questa fulgida carriera del talentuoso attore si è arrestata di colpo e noi lo vogliamo ricordare con i lunghi capelli biondi, in sella ad un cavallo, senza armature nè casco, che carica l'acerrimo nemico...

Addio Heat



Molto incinta


Titolo originale: Knocked Up
Nazione: Stati Uniti
Anno: 2006
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 126'
Regia: Judd Apatow
Sito ufficiale:
www.knockedupmovie.com
Cast: Katherine Heigl, Seth Rogen, Leslie Mann, Paul Rudd, Tim Bagley, Jay Baruchel, Jonah Hill, Ken Jeong
Produzione: Universal Pictures, Apatow Productions
Distribuzione: UIP

Data di uscita: 19 Ottobre 2007 (cinema)

Alison Scott (Katherine Heigl) è una giornalista. Per festeggiare la recente promozione si reca in una discoteca con la sorella. In questo luogo incontra Ben. I due finiscono a letto, completamente ubriachi. Il giorno dopo, però, la magia, o per meglio dire gli effetti dell'alcool, è finita e i due si separano. Finchè Alison, dopo 8 settimane non si accorge di essere incinta. Il film si basa tutto sull'incontro e la forzata convivenza di due persone appartenenti a due mondi completamente diversi (Ben, infatti, è un nullafacente che vive sul premio assicurativo ottenuto durante un incidente e che progetta un sito in cui sono elencate tutte le scene di nudo di ogni attrice), che cozzano fra loro. Continui litigi, rappresaglie, tormentano il film fino al lieto fine. Due ore di film insopportabile, senza alcun senso. Le parti che dovrebbero essere comiche non lo risultato per niente (soltanto un paio di volte la pellicola riesce a strappare un sorriso), e ad un certo punto si inizia a chiedersi insistentemente: ma quando cavolo finisce? Un film che sconsiglio caldamente, perchè non ha nè capo nè coda. Specie se come me pensate di vedere un film simpatico, divertente per rilassarvi un po'.

Però, c'è una frase che forse merita di essere ricordate, l'unica forse divertente: "Una donna non resta incinta se sta sopra. Per la gravità!"



Voto: 4

lunedì 21 gennaio 2008

Wimbledon



Titolo originale: Wimbledon
Nazione: U.S.A., Regno Unito
Anno: 2004
Genere: Commedia
Regia: Richard Loncraine
Sito ufficiale: www.wimbledonmovie.com
Cast: Kirsten Dunst, Paul Bettany, Eleanor Bron, Sam Neill, Jon Favreau
Produzione: Liza Chasin, Eric Fellner
Distribuzione: UIP
Data di uscita: 10 Giugno 2005

Peter Colt (Paul Bettany) è un giocatore professionista di tennis ormai al tramonto della sua carriera. Il torneo che gli si para di fronte, il mitico Wimbledon, è l'ultima sfida della sua vita tennistica. Però, proprio qui incontra una persona che riesce a cambiarlo totalmente, forse a riportare in vita quell'agonismo che aveva perso con il passare del tempo. Questa persona è Lizzie Bradbury (Kirsten Dunst), anche lei affermata giocatrice di tennis.
Il film scorre tra partite di tennis, vissute anche dall'ambito mentale del protagonista (cosa davvero inusuale e nuova). E forse è anche questa una delle parti più interessanti del film: il gioco visto dal lato mentale, perchè in fondo il tennis è uno sport puramente mentale e poi solo dopo tecnico.
Il tutto condito da una storia d'amore, forse un po' banale, ma sempre interessante da guardare. Non mancano poi gli spunti comici e i due interpretano molto bene le loro parti.
Per non dimenticare poi la mitica ambientazione londinese, ma più in particolare quella del circolo di Wimbledon, che ha aperto a questo film per la prima volta le porte alle telecamere cinematografiche.
Un'ultima nota positiva è lo stile di gioco dei protagonisti. Le scene di gioco sono state ben curate e la tecnica degli attori sembra proprio quella di un professionista!
Concludendo: una commedia leggera, molto simpatica. Forse non un capolavoro, comunque da vedere. In più si affronta un tema nuovo e spesso dimenticato nel cinema: il tennis.
Voto: 7

sabato 19 gennaio 2008

Io sono leggenda



Titolo originale: I Am legend
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Azione, Drammatico
Durata: 100'
Regia: Francis Lawrence
Sito ufficiale:
www.iamlegend.warnerbros.com
Sito italiano:
wwws.warnerbros.it/iamlegend/...
Cast: Will Smith,
Gabrielle Union, Justin Morck, Alice Braga, Salli Richardson
Produzione: 3 Arts Entertainment, Heyday Films, Original Film, Warner Bros. Pictures
Distribuzione: Warner Bros.
Data di uscita: 11 Gennaio 2008



Robert Neville (Will Smith) è rimasto l'ultimo uomo "vivo" (anche se sarebbe meglio dire sano) sulla terra. New York di giorno è il suo regno, ma di notte diventa il regno della popolazione umana trasformata da una cura al cancro, poi rivelatasi un virus, in una sorta di popolazione di zombie.
La solitudine del protagonista, fra l'altro rappresentata molto bene, attraversa quasi la gran parte del film insieme al desiderio di fare qualcosa per porre rimedio a quella situazione (di certo fuori portata per ogni uomo, tranne la leggenda... Forse è questo a spiegare un titolo che sembra megalomane...). Infatti, Robert conduce esperimenti su animali e poi su cavie umane per debellare questo virus.
Scene drammatiche si avvicendano sullo schermo, insieme a scampoli di azione più o meno veloci.
Tutto sembra funzionare fino a poco dopo la metà del film, di lì in poi è il tracollo di tutto il film. La fine lascia davvero con l'amaro in bocca, probabilmente rovina l'intero film, rendendolo mediocre e senza grosse pretese.
L'unica cosa davvero bella di questo film è l'ambientazione: ha un suo fascino vedere New York deserta, ma pure conservante quei tratti di vita passata (come le colonne di auto in coda abbandonate).
Concludendo: un film che probabilmente aveva delle buone basi per essere un film degno, ma rovinato da una conclusione inutile, scialba e quanto mai prevedibile.


Voto: 5+

Come tutte le cose che hanno avuto successo, non ci si può non aspettare un seguito. Un seguito col botto, anche perché (e forse solo per questo) conquista il record italiano di maggiore incasso nel primo giorno di presenza nelle sale (fra l’altro il 14 febbraio, il giorno di San Valentino). Questa volta i nostri baldi maturandi si districano nello studio, in realtà non toccano praticamente mai un libro, sullo sfondo della nostra nazionale ai campionati del mondo. Quelle immagini, che si ripercuoto nella nostra mente, appaiono nel film durante le vicende dei protagonisti e probabilmente contribuiranno a fare di questo film una rappresentazione ideale dei nostri anni. Ancora un amore collega l’intera trama, proprio come nel precedente, e altre storie minori si susseguono più o meno sottofondo. Pregevole e comico come al solito, l’apporto del toscanissimo (da buon toscano voglio rammentarlo J) Giorgio Panariello invischiato in una relazione extraconiugale. Vaporidis si conferma un buon attore e futura promessa del cinema italiano.La storia è carina, simpatica e lodevole, però il film appare un po’ troppo commerciale in vari punti: scene di nudo eccessive e gratuite alle volte, come se ci fosse il bisogno di attirare il pubblico con un po’ di seni e sederi, vari marchi che compaiono più volte (quasi assillante quello della Lancia, però, almeno è un marchio italiano, se ci può consolare…).Risulta una commedia senza pretese, godibilissima, ma che forse sminuisce il precedente che risulta di un livello maggiore. Si poteva fare molto di più, il potenziale c'era, ma non è stato sfruttato. L'unica cosa davvero meritevole è la colonna sonora: azzeccatissima.
Perché questo successo per "Notte prima degli esami"? Perché parla di un motivo centrale della vita della stragrande maggioranza di tutti noi. E’ il momento in cui si sancisce definitivamente il passaggio all’età adulta: l’università o il lavoro, la probabile perdita di molti degli amici che ti hanno accompagnato per cinque anni (o forse un intera vita di studi). E quel momento, quei pochi giorni prima degli esami, sono i giorni cruciali, dove c’è sì il sudore versato sui libri, ma anche gli ultimi momenti che vengono assaporati profondamente, coscienti che in futuro non ci saranno più, anzi, dopo pochissimi giorni sarà già spariti.Forse è questo il segreto di un successo: il ricordo, risvegliare la memoria su “dolci” eventi che hanno segnato la nostra vita, sia con il 60 col “calcio in culo” sia con il 100.Invece, per chi ancora non ha vissuto questi momenti, può già pregustare un futuro più o meno prossimo e ci auguriamo che possa capire di doverlo vivere al massimo, perché certi momenti fuggono via velocemente e per sempre.

 
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