Come tutte le cose che hanno avuto successo, non ci si può non aspettare un seguito. Un seguito col botto, anche perché (e forse solo per questo) conquista il record italiano di maggiore incasso nel primo giorno di presenza nelle sale (fra l’altro il 14 febbraio, il giorno di San Valentino). Questa volta i nostri baldi maturandi si districano nello studio, in realtà non toccano praticamente mai un libro, sullo sfondo della nostra nazionale ai campionati del mondo. Quelle immagini, che si ripercuoto nella nostra mente, appaiono nel film durante le vicende dei protagonisti e probabilmente contribuiranno a fare di questo film una rappresentazione ideale dei nostri anni. Ancora un amore collega l’intera trama, proprio come nel precedente, e altre storie minori si susseguono più o meno sottofondo. Pregevole e comico come al solito, l’apporto del toscanissimo (da buon toscano voglio rammentarlo J) Giorgio Panariello invischiato in una relazione extraconiugale. Vaporidis si conferma un buon attore e futura promessa del cinema italiano.La storia è carina, simpatica e lodevole, però il film appare un po’ troppo commerciale in vari punti: scene di nudo eccessive e gratuite alle volte, come se ci fosse il bisogno di attirare il pubblico con un po’ di seni e sederi, vari marchi che compaiono più volte (quasi assillante quello della Lancia, però, almeno è un marchio italiano, se ci può consolare…).Risulta una commedia senza pretese, godibilissima, ma che forse sminuisce il precedente che risulta di un livello maggiore. Si poteva fare molto di più, il potenziale c'era, ma non è stato sfruttato. L'unica cosa davvero meritevole è la colonna sonora: azzeccatissima.
Perché questo successo per "Notte prima degli esami"? Perché parla di un motivo centrale della vita della stragrande maggioranza di tutti noi. E’ il momento in cui si sancisce definitivamente il passaggio all’età adulta: l’università o il lavoro, la probabile perdita di molti degli amici che ti hanno accompagnato per cinque anni (o forse un intera vita di studi). E quel momento, quei pochi giorni prima degli esami, sono i giorni cruciali, dove c’è sì il sudore versato sui libri, ma anche gli ultimi momenti che vengono assaporati profondamente, coscienti che in futuro non ci saranno più, anzi, dopo pochissimi giorni sarà già spariti.Forse è questo il segreto di un successo: il ricordo, risvegliare la memoria su “dolci” eventi che hanno segnato la nostra vita, sia con il 60 col “calcio in culo” sia con il 100.Invece, per chi ancora non ha vissuto questi momenti, può già pregustare un futuro più o meno prossimo e ci auguriamo che possa capire di doverlo vivere al massimo, perché certi momenti fuggono via velocemente e per sempre.